L’Italia è quintultima in Europa nella classifica dell’abbandono scolastico: con un tasso del 10,5% siamo davanti solo a Romania, Spagna, Germania e Ungheria. Questo quanto emerge da un’analisi del Centro Studi della Fondazione Art. 49 presentata in occasione dell’evento “InClasse: radici per il futuro – Imparare, comprendere, partecipare, per crescere cittadini consapevoli” che si è svolto ieri a Roma.
Non solo l’Italia come Paese non rispetta gli obiettivi UE ma anche al suo interno ci sono grandi divari: secondo la rielaborazione di Fondazione Art.49 su dati regionali Eurostat, 11 regioni italiane su 21 (considerando nel conteggio la provincia autonoma di Bolzano e Trento) sono al momento fortemente non in linea con gli obiettivi. In particolare, Sardegna e Sicilia sono le regioni peggiori con rispettivamente una percentuale di abbandono scolastico del 17,3% e 17,1%, seguite dalla provincia autonoma di Bolzano (16,2%).
Le due isole sono anche le due regioni tra le 20 peggiori nell’Unione europea: la Sardegna è 14° e la Sicilia 17°. Male anche la Campania con il 16%. Tra le regioni migliori, invece, quelle del centro Italia: l’Umbria ha la performance migliore con il 5,6%, seguita dal 6,1% di Lazio e Marche.
L’Italia al momento è quinta in negativo nell’Unione europea con un tasso del 10,5% dietro a Romania, Spagna, Germania e Ungheria. 11 Paesi sono sopra al target massimo del 9% fissato dalla Strategia 2030 dell’Ue. Al di sotto del target (e quindi in linea con gli standard UE) troviamo paesi come Portogallo, Francia, Belgio e Irlanda, che si posiziona al terzo posto con un 4%. Al secondo posto la Grecia con un 3,7%, a pari merito con la Polonia, mentre la prima in classifica è la Croazia con solo il 2% di abbandono scolastico.
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