A Bologna il caso dell’inafferrabile volpe della facoltà di Ingegneria: per catturarla utilizzate esche alla mortadella

C’è una nuova frequentatrice dei corsi di Ingegneria dell’Università di Bologna. Si tratta di una volpe che da qualche giorno sta facendo capolino nel parco adiacente alla facoltà dell’Alma Mater (che si trova a ridosso della zona collinare della città) a poche decine di metri dalle aule dove ogni giorno si svolgono i corsi frequentati da circa 8mila apprendisti ingegneri.

Una presenza gradita e di certo insolita quella della volpe che però sta facendo preoccupare non poco i vertici della facoltà visto che l’animale è malato e potrebbe addirittura essere pericoloso per gli stessi studenti che dovessero incontrarla all’interno del parco che spesso viene utilizzato dai ragazzi per i momenti di riposo tra una lezione e l’altra.

Se la vedete non avvicinatevi e non toccatela ma chiamateci immediatamente così da poter avvertire la polizia provinciale che avrà il compito di prenderla in consegna” è stato l’ordine emanato dal responsabile gestionale del distretto di Ingegneria, Luciano Ricucci ha dato ieri agli studenti. Per cercare di catturarla nei giorni scorsi sono state posizionate alcune trappole all’interno del parco. L’idea è quella di riuscirla a curare e poi rimetterla in libertà. Sembra, infatti, che la volpe abbia la rogna e che quindi necessiti di cure specifiche.

Per attirarla è stata usata un’esca di mortadella: le gabbie vengono controllate ogni tre ore per verificare se sono riuscite a catturare l’animale. Si andrà avanti fino a sabato 18, perché fino a quel giorno la facoltà ha il personale per controllare le trappole. Successivamente le gabbie dovranno essere tolte per non correre il rischio che l’animale possa passare il weekend rimanendo ferma, rischiando così di morire di freddo viste le temperature particolarmente rigide che si stanno registrando in questi giorni a Bologna. Da lunedì 20 poi la caccia alla volpe potrà ripartire.

Exit mobile version