80mila assunzioni nella scuola, tra graduatorie di merito e ad esaurimento

Per circa 38mila si procederà con lo scorrimento dalle graduatorie vigenti: 36mila arriveranno dalle liste degli idonei dei concorsi di merito e altri 2mila dalle graduatorie ad esaurimento

Da fine giugno partono le prime assunzioni. Per contrastare il precariato e l’assenza di docenti in cattedra il ministero dell’Istruzione e del Merito sta mettendo in campo un piano di immissioni in ruolo del personale docente che porterà in classe circa 80mila insegnanti nei prossimi due anni. La prima tranche arriverà a settembre, perché l’obiettivo è far partire l’anno scolastico 2023-2024 con i docenti al loro posto. Un’impresa decisamente impegnativa visto che ogni anno le scuole avviano le lezioni tra mille difficoltà proprio per reperire il personale da portare in aula e le lezioni restano senza docente per mesi, assistendo a un via vai di supplenti che prosegue poi per tutto il primo quadrimeste.

Per questo il ministero prova a giocare d’anticipo, partendo non appena sarà formalizzato il contingente: una volta terminate le operazioni della mobilità con i trasferimenti in corso, e quindi con la conta dei posti che restano effettivamente liberi, si procederà con le convocazioni che potrebbero iniziare già a fine giugno per proseguire fino a metà luglio. Il ministero di viale Trastevere ha predisposto la richiesta al ministero dell’Economia e delle Finanze per l’autorizzazione ad assumere sia dalle graduatorie di merito, vale a dire quelle stilate con i concorsi espletati negli anni precedenti, sia dalle graduatorie ad esaurimento. Per quanto riguarda il sostegno si procederà con le graduatorie provinciali di supplenza di prima fascia. In questo modo si andrà quindi ad assumere i supplenti in attesa da anni dell’immissione in ruolo.

Il concorso

Non solo. Il ministero sta inoltre richiedendo l’autorizzazione per bandire un concorso destinato ai precari con un’anzianità di servizio e a coloro che hanno maturato il numero necessario di crediti universitari: in questo caso si tratta di assunzioni previste dal Pnrr. In questo modo, complessivamente, le due procedure dovrebbero consentire l’assunzione di oltre 80mila docenti in due tranche: una a settembre prossimo e un’altra a settembre 2024. Per coprire il maggior numero di assunzioni, evitando che ci siano posti vacanti per mancanza di persone da convocare, verrà attivata la call veloce in tutte le fasi delle assunzioni, sia in quella di scorrimento da graduatoria di merito e graduatoria ad esaurimento, sia nella fase delle assunzioni da graduatorie provinciali di supplenti per il sostegno. In questo modo verrà consentito agli aspiranti docenti, inseriti in province con pochi posti disponibili, di spostarsi verso quelle province che presentano invece ancora delle disponibilità. Sarà una possibilità in più per tutti coloro che sono disposti a trasferirsi. Si parte quindi con l’assunzione di circa 56 mila insegnanti (il numero arriverà con l’autorizzazione dal Mef). Per circa 38mila di essi si procederà con lo scorrimento dalle graduatorie vigenti: 36mila arriveranno dalle liste degli idonei dei concorsi di merito e altri 2000 dalle graduatorie ad esaurimento. Metre per quasi 19mila unità si parlerà di immissione in ruolo sui posti di sostegno. Per quel che riguarda invece la procedura concorsuale, si tratta di circa 35mila docenti, che abbiano maturato 36 mesi di servizio in classe o che siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari. 

Come si procede

Il piano c’è quindi, non resta che metterlo in atto per arrivare a settembre senza farsi trovare impreparati. Anche perché negli anni passati non è stato così semplice. Quest’anno però il ministero dell’Istruzione punta anche su una procedura più snella. La semplificazione amministrativa potrà infatti accelerare il meccanismo di attribuzione degli incarichi a tempo indeterminato. La procedura informatizzata permette ai docenti in graduatoria di esprimere le preferenze in base ai posti disponibili e ora il sistema può tenere conto di un maggior numero di dati a disposizione degli uffici amministrativi. Ogni ufficio scolastico regionale avrà infatti una visione completa dei docenti già nominati e potrà inoltre prendere atto e rispondere più velocemente agli eventuali reclami dei singoli candidati, riducendo così i tempi necessari per ricomporre il quadro e convocare in base al corretto scorrimento ella graduatoria. Inoltre i candidati potranno utilizzare il sistema online anche per comunicare un’eventuale rinuncia alla proposta di nomina. In questo modo si velocizza la conta dei posti ancora vacanti e si semplifica l’iter per tutta la macchina amministrativa. Se entro luglio verrà portata a termine la fase delle immissioni in ruolo, si avvierà subito anche la procedura per le supplenze annuali, vale a dire quelle al 31 agosto o al 30 giugno 2024. 

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