21 dicembre, non è vero ma ci credo

Non è ben chiaro cosa la popolazione mondiale si aspetti dal 21 dicembre fatto sta che sempre più sono le fantasie degli internauti. Ogni giorno che passa ci avvicina a quella data eppure non sappiamo cosa accadrà e se accadrà qualcosa. Prima di affrontare questo viaggio ci piace ricordare che la profezia del 21 dicembre 2012 è priva di qualunque fondamento scientifico.

I primi a cui dare “la colpa” di tanto allarmismo online, sono i Maya, l’antica civiltà secondo cui nel corso della vita della terra ci sarebbero state cinque Ere cosmiche, corrispondenti ad altrettante civiltà. Le quattro Ere precedenti alla nostra (dell’Acqua, Aria, Fuoco e Terra) sarebbero finite con disastri ambientali e catastrofi. Alcuni tendono ad affermare che la prima civiltà distrutta sotto l’Era dell’acqua sia proprio la magica e leggendaria Atlantide.
Secondo il calendario Maya, l’attuale Età dell’Oro, quella in cui viviamo, dovrebbe terminare proprio il 21/12/12.

Ai non catastrofisti piace credere invece che la data rappresenti un momento di grande cambiamento, una presa di coscienza per l’umanità dove ognuno di noi entrerà in profonda armonia con la natura. Non male come prospettiva se il cuore degli uomini non fosse tanto corrotto da altro.

Per il giorno che precede il 21 se ne sentono già di tutti i colori: americani che si chiuderanno in cantine sotterranee come ad evitare un tornado, manifestazioni nelle piazze, gente intenta ad osservare il cielo in attesa di chissà cosa e anche tanta (ma tanta!) televisione già pronta con speciali e approfondimenti per aumentare il terrore di chi ci crede sul serio.

Ci ha fatto molto sorridere una delle tante immagini che spopolano su Facebook dove l’utente di turno dice di non essere tanto preoccupato per la fine del mondo quanto per la homepage di facebook il giorno prima della catastrofe. Ed è proprio così, l’importante è che se ne parli, che ognuno dica la sua.

E per dirne una molto ma molto accreditata, ci serviamo delle parole della grande astrofica Margherita Hack che qualche anno fa in un’intervista dichiarò: “Nessuna Apocalisse per il 2012, ma un asteroide Near Earth potrebbe colpire la terra nel 2036. Il nome dell’asteroide deriva dal Dio egiziano Apophis, che significa il distruttore”.

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