Incidenza Covid in aumento. Con le varianti più attenzioni, un metro non basta.

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Il dato di oggi dell’Rt sopra 1 “non è una buona notizia”. “L’obiettivo è riportarlo il prima possibile sotto l’uno” dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, come riportato da AdnKronos. “L’incidenza di Covid-19 sta aumentando a livello nazionale e abbiamo anche i dati proiettati a livello di questa settimana che mostrano un’ulteriore crescita”.

Le varianti

“Il tema varianti – aggiunge Brusaferro – è quello che preoccupa. La cosiddetta variante inglese è ormai largamente dominante nello scenario italiano, preoccupano anche la brasiliana, la sudafricana o altre”.

Il distanziamento e mascherine

Il prof. Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco, in collegamento ieri a Piazza Pulita, ha lanciato l’allarme: “Le varianti possono contagiare anche a una distanza di due metri”. “Usate le mascherine bene e in modo costante e accertatevi che siano a norma. La variante inglese ha il 37% in più di capacità infettante e può contagiare anche oltre 1,5 metri, serve un distanziamento di 2 metri circa, quindi se capita un super diffusore come può essere un giovanissimo, siamo in una situazione molto pericolosa. Questa particolare variante si diffonde bene anche nei bambini e adolescenti”.

Dunque due gli accorgimenti principali per cercare di difenderci: considerare un maggiore distanziamento, e non più il canonico metro di distanza a cui eravamo ormai abituati e l’uso costante della mascherina accertandosi che sia a norma. Un dettaglio non da poco in quanto diamo per scontato che tutte le mascherine in commercio in particolare ffp2 (non consideriamo più le mascherine in stoffa in quanto non riescono a proteggerci dalle varianti più contagiose) siano “a norma” e affidabili nel filtrare il 95% delle particelle nell’aria. Ma purtroppo non è così come ha mostrato un’inchiesta di Piazza Pulita nella serata di ieri.

Un’azienda che si occupa di valutare la qualità di tessuti, e l’effettiva capacità di filtrazione delle mascherinem ha appurato che alcune di esse sono senza omologazione o addirittura non filtrano il 95% di particelle bensì in alcuni casi solo il 20%. Mettendo a rischio tutti inconsapevolmente.

Speriamo che con tale segnalazione si attivino tutti gli opportuni controlli con il consecutivo ritiro dai punti vendita delle mascherine non idonee o rischiamo che la situazione si complichi ulteriormente.

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