I morti non fanno più notizia e la politica si ferma solo grazie al Presidente Mattarella.

Italian President Sergio Mattarella laid a wreath in honor of the Coronavirus victims at the cemetery of Codogno, the first Italian case of Covid-19 was discovered on the night between 20 and 21 February last, on the occasion of the celebrations of the Italian Republic Day, 02 June 2020. ANSA/MATTEO BAZZI

Gli ultimi aggiornamenti relativi al piano di rilancio della nostra economia, ovvero il recovery fund, parlano di aggiustamenti che si scopriranno probabilmente soltanto all’ultim’ora, in sede di approvazione. Il programma come abbiamo già scritto ha avuto un cambio di passo, registrato nelle stanze del Mef, dove il ministro Gualtieri e i suoi stretti collaboratori hanno spostato il peso e le risorse sul fronte degli investimenti piuttosto che su quello dei bonus a pioggia.

Un passo importante in avanti lo hanno fatto “Istruzione e Ricerca” che sono passate da un primo stanziamento di 19,2 miliardi a quello attuale di 27,9 così divisi: 17 miliardi circa a “didattica e diritto allo studio” e 12,6 circa alla Ricerca. Un salto deciso lo hanno fatto le politiche del lavoro, di cui avevamo criticato lo stanziamento risibile di 3,2 miliardi: passano a 12,6 miliardi. Inclusione sociale, sport e terzo settore raddoppiano il loro budget passando da 5,9 a 10,8 miliardi di euro. La Sanità cresce da 9 a 19,7 miliardi così come turismo e cultura da 3,1 a 8 miliardi complessivi.

I capitoli penalizzati sono quelli della digitalizzazione e dell’innovazione del sistema produttivo, così come la transizione 4.0 e il patent box(uno sconto fiscale sullo sfruttamento dei marchi). Altre risorse vengono dai finanziamenti annuali previsti per ciascuno dei 27 paesi della comunità europea, il cosiddetto Qfp: quadro finanziario pluriennale.

Tutto questo si inserisce in un momento storico caratterizzato da una crisi pandemica galoppante e fuori controllo, con un numero di morti complessivi pari a 78755 e di cui più nessuna parla. Sembra tutto normale, ci siamo assuefatti anche alle morti quotidiane e sembrano avere scarso valore sullo scenario politico generale. A mio avviso, è uno spettacolo indegno, al quale mai avrei pensato di assistere, grave quanto l’assalto alla democrazia americana di questi giorni. Interessi personali, mire di potere, avidità, ricerca ossessiva di visibilità la fanno da padrone.

Per fortuna è intervenuto il capo dello stato Sergio Mattarella che secondo quanto riportano i principali giornali, avrebbe telefonato a Matteo Renzi, per congelare la crisi politica in atto e procedere ad una stretta sui tempi di approvazione del recovery fund. Tempo ed energie che vengono utilizzate dai nostri politici per le loro tattiche, le loro mosse, i loro interessi. Lasciatemi dire che il loro compito sarebbe quello di concentrare tutti gli sforzi per portare il Paese fuori dai guai, contrastando l’unico nemico vero, la pandemia e salvando più vite possibili. Il resto è solo vergogna.

Mariano Berriola

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