Orientamento, km zero e gruppi di acquisto: le idee vincenti di Officine Italia

Fare rete, in tutti i sensi. In un periodo di distanziamento sociale la necessità di mettersi insieme virtualmente è sempre più forte. Orientamento, gruppi di acquisto solidali e smaltimento dell’eccesso di produzione alimentare sono le idee vincitri di Officine Italia, una tre giorni virtuale in cui gruppi di giovani hanno gareggiato tra loro per cercare soluzioni a problematiche portate dalla crisi sanitaria ed economica da covid-19.

“Con questo evento abbiamo cercato di dare una risposta alle problematiche attuali e future che questa tragica situazione ci costringe a subire”, afferma una delle moderatrici Giulia Realmonte. Bellazza, talento, network sono i temi affrontati da speech, dibattiti e sfide a colpi di idee. I vincitori sono: Campo digitale, app di servizio distribuzione alimentare a km 0 basato su gruppi di acquisto solidale online attraverso una piattaforma e-commerce; Talentiverisity, piattaforma di orientamento che rimette al centro gli studenti nelle scuole di periferia sulla scelta del proprio futuro universitario; Agroasta, piattaforma che mette insieme domanda e offerta di prodotti alimentari invenduti riallocandoli sul mercato in un certo tempo limite ad una distanza massima di 30km.

Non è mancato, però, un quarto tema: la cucina. E come maestro d’accezione lo chef stellato Pasquale Palamaro che ha preparato, insieme al pubblico da casa, un primo con brodo di spigola e filetto di quest’ultima al forno. “Io confido che i giovani saranno queli che porteranno a termine ciò che noi non siamo riusciti a fare!”, è il brindisi dello chef.

Molti i progetti presentati alla giuria di qualità formata da docenti ed esperti del campo imprenditoriale: dal turismo, ai cervelli in fuga al network di piccole imprese. Tra le dinamiche che andranno risolte nell’immediato futuro, secondo gli esperti delle imprese, vi sono “l’incomunicabilità che ancora attanaglia mondo accademico e imprenditoriale – afferma Giulia Amico di Innovation School Talent Garden – senza dimenticarsi che quando presentiamo un progetto o un’idea dobbiamo domandarci l’importanza dell’unicità di quanto proponiamo”. Non mancano le previsioni per il futuro della società post covid-19: “Il virus a messo a nudo l’incapacità della società di rispondere a certi tipi di emergenza – spiega la prof. Paola Dubini dell’università Bocconi -. Poche risorse per troppe persone, dobbiamo ripensare un mondo intero e non sarà né semplice, né immediato”.

Riscopire le potenzialità entro i confini nazionali. “La bellezza dovrà ripartire dai borghi e dai piccoli eventi comunali – immagina il professor Massimo Tonelli -. Una contaminazione di settori come la ristorazione, il turismo, l’accoglienza e l’agricoltura”. Finanche ai musei che dovranno ripensare ai propri spazi: “Molti sono riusciti ad offrire una buona esperienza online, altri meno. Tutti però hanno dimostrato una veloce capacità di risposta alle chiusure che negli anni precedenti non ci saremmo mai aspettati”, conclude. Una risposta che questi giovani hanno cercato di dare coinvolgendo i loro coetanei e tutti quelle persone che credono in un futuro più incerto ma pieno di opportunità da cogliere.

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