Crisi di Governo – Pioggia di Tweet per Maria Chiara Carrozza, tra polemiche e inviti a restare

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Il governo Letta è giunto alle sue ore conclusive. In tardo pomeriggio, il Premier salirà al Quirinale per consegnare le sue dimissioni al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Questi avvierà le cosiddette consultazioni con gli esponenti dei gruppi parlamentari e i presidenti dei due rami del Parlamento per poi consegnare l’incarico di formare un nuovo Governo al prossimo Presidente del Consiglio che, con tutta probabilità, sarà il segretario del PD Matteo Renzi.

Ma cosa succede ai Ministri che hanno accompagnato il percorso di Enrico Letta? Anche per loro è arrivato il tempo di “riempire gli scatoloni”: nella Repubblica Italiana, infatti, quando il Capo del governo rassegna le dimissioni, anche tutti i membri dell’esecutivo devono abbandonare le proprie poltrone.

Nei giorni che precedono le nomine, allora, è facile assistere a un vero e proprio toto Ministro,  dove giornali, politici e opinionisti sciorinano una serie di nomi, autorevoli e non, candidati a ricoprire le cariche rimaste vacanti.

Negli ultimi anni, poi, anche questo genere di dibattiti è passato tramite i social network ed era inevitabile che la crisi di governo mettesse al centro dell’attenzione mediatica il membro dell’esecutivo che più degli altri si è mostrato attivo in Rete, soprattutto tramite Twitter: il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza.

A partire da ieri il profilo social del Ministro è attivissimo: tra dichiarazioni istituzionali e botta e risposta con i propri follower, Maria Chiara Carrozza ha postato almeno una ventina di tweet in poche ore.

Ma sono la quantità di menzioni (messaggi inviati in allegato direttamente al profilo @MC_Carro) che il popolo di Twitter ha riservato al Ministro a impressionare veramente. Moltissimi hanno voluto ringraziare la Carrozza per il suo operato: “Grazie di cuore per essere stata la paladina di @ProConcorso! Spero che il suo successore sarà Di nuovo Maria Chiara Carrozza!”; “Grazie per le promesse che ha mantenuto sul #nazionale2014. Un ministro che ascolta, che merita e ed è per il merito”, scrivono due giovani medici.

Altri Tweet, invece, guardano con preoccupazione al dopo Carrozza: “E quando ci ricapiterà più un ministro dell’Istruzione come lei? Questa instabilità politica è sconfortante. Grazie”; “In questo poco tempo ha fatto più lei che qualsiasi altro ministro dell’istruzione, grazie!”; “Grazie per tutto quello che ha fatto per tutti i giovani medici!Speriamo che l’iter continui come deve.Noi siamo qui”.

Tuttavia, non sono mancati anche i messaggi negativi, di recriminazione e persino di aperta contestazione riguardo quanto ha fatto il Ministro: “Ha mandato una generazione di medici in mezzo ad una strada, ora basta!”; “Lei fa parte di questa politica! Non ha mai ascoltato il parere di troppi medici! Basta!”; “Basta buffoni ai ministeri… Matteo renzi ci regali un ministro competente” si sfogano alcuni utenti, mentre altri preferiscono attaccare il Ministro sulla questione dei tirocini Tfa: “Prepari gli scatoloni. Nessuno dei tieffini sentirà la sua mancanza. Bye bye”.

Dal canto suo il Ministro ha risposto personalmente a numerosi Tweet e in particolare ha voluto confermare il suo impegno per alcuni dei progetti intrapresi: “Le persone che avrei voluto aiutare di più e che seguirò ancora sono gli studenti di Casal di Principe: proverò a fare qualcosa per loro” – ha scritto Maria Chiara Carrozza sul suo profilo social –  “Se continuo a lavorare con entusiasmo è perché penso agli studenti che ho incontrato e alle loro domande: meritano di più di questa politica”.

La parabola di Maria Chiara Carrozza in veste di Ministro dell’Istruzione, quindi, sembra chiudersi esattamente nello stesso maniera in cui si è costruita in questi mesi: tra numerosi problemi (vedi la questione del bonus maturità, il pasticcio degli scatti d’anzianità dei docenti o le incertezze sui Tfa), molte apprezzabili iniziative e un dialogo che, nel bene e nel male, è sempre rimasto aperto.

 

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